Ritratto di Beno Mazzone, regista.

Difficile immaginare Piazza Marina senza il suo teatro, un teatro che, da più di quarant’anni, fa parte di quel paesaggio, prima nella sede di Vicolo Sant’Uffizio e poi, dal 1999, in quella dell’ex loggiato della chiesa cinquecentesca di Santa Maria dei Miracoli. Fondato come teatro universitario nel 1969 da Beno Mazzone, cui si è aggiunta dopo qualche anno Lia Chiappara e in tempi più recenti il figlio Luca, il teatro Libero si è mosso seguendo con coerenza e determinazione alcune direttrici fondamentali.
“Ho creato il Teatro Libero Palermo nell’autunno 1968, con attori, provenienti dall’esperienza del Cut-Teatro dei 172, chiuso dopo i fatti del maggio francese del ’68. – dice – Il primo spettacolo è stato presentato a marzo del ’69: ‘Insulti al pubblico’ di Peter Handke. Un lungo percorso di creazione che ci ha premiato perché, dopo Palermo, lo spettacolo fu invitato subito al Festival di Zagabria, nella ex-Jugoslavia, e di Wroclaw in Polonia, aprendoci una porta verso l’Europa ed il mondo intero, che ci fece poi realizzare Incontroazione teatro festival, a partire dal 1970. Credevamo allora che si potesse ancora cambiare il mondo a partire da noi stessi”.
Diverse generazioni di spettatori, ma anche di attori e registi, si sono formati a Teatro Libero, attraverso il contatto ed il confronto con artisti provenienti da diverse latitudini, con autori, come Edward Bond, Jean-Claude Grumberg, maestri pedagoghi, come Ludwig Flaszen, Augusto Boal”
Nel 1970 crea il festival INCONTROAZIONE a Palermo. Ha lavorato per la Cattedra di Storia del Teatro e dello Spettacolo, della Facoltà di Lettere, e dal 1977 al 1999 ha diretto il “Laboratorio Teatrale Universitario”, unendo per molti anni la teoria alla prassi all’interno dell’Università di Palermo.
(fonti: Ansa.it, inscenaonlineteam.it)

© ph Mario Virga