Palermo Capitale della Cultura 2018
Ritratto di Francesco Pantaleone, gallerista
Da alcuni anni è uno dei galleristi siciliani più noti, e ha saputo guadagnarsi un proprio spazio a livello nazionale e internazionale, rifuggendo totalmente da ogni forma di localismo, pur non rinunciando a valorizzare i più interessanti autori dell’isola, come Bazan, Beninati, Simeti, Abbate e Longo.
Francesco Pantaleone, quarantenne formatosi all’Accademia di Belle Arti di Urbino e proiettatosi subito dopo a Londra e New York, a contatto con le gallerie più cool, porta avanti un progetto «glocal» in continua crescita, con l’apertura di uno spazio a Milano e uno spazio più grande e raffinato nello storico palazzo Di Napoli, l’edifico seicentesco nel cuore della città, ai Quattro Canti di Palermo.
Docente di Economia e Mercato dell’Arte all’accademia di BBAA, vicepresidente degli Amici del Museo Riso, direttore artistico di Bad New Business spazio a Milano/Brera, responsabile per le arti visive del Palermo Pride 2013, consulente per il comune di Palermo per i progetti di arte contemporanea ai Cantieri della Zisa, referente del MiArt per la Sicilia.
«L’arte contemporanea è il linguaggio dei nostri tempi, la lingua che in fondo parliamo tutti – spiega Pantaleone – l’artista si fa carico di intercettare la contemporaneità. Una volta che ne sei entrato a contatto difficilmente riesci a tornare indietro. Questo perchè gli artisti sono un po’ come dei profeti: ti danno una visione del mondo»
©ph Mario Virga